CSV Italia

Devastano un cimitero per cercare i gioielli

27 settembre 2014

Devastano un cimitero per cercare i gioielli

Devastano un cimitero per cercare i gioielli

Nove tombe forzate e tre profanate nella notte a Stupinigi

Il guardiano Franco Pandolfo racconta che ieri mattina, aprendo il cimitero alle 8, come tutti i santi giorni, non ha notato niente di strano. Forse non ha guardato bene o era un po’ distratto, perché è di notte – di certo – che almeno quattro persone hanno devastato il camposanto di Stupinigi, 300 lapidi a fianco della Palazzina di Caccia. Orrore, bare scoperchiate, marmi rotti, ossari aperti. Uno scempio.

La dinamica

Sono entrati scavalcando. Hanno frugato tra le ossa e i resti di tre donne, due delle quali – rispettivamente di 86 e 60 anni – morte entrambe nel 1963, un’altra, di 70 anni, deceduta nel 2009. In altre nove loculi ci sono ancora i segni dei martelletti e delle ventose utilizzate per asportare i marmi funebri e per spaccare il sigillo di mattoni e cemento. Forse sono stati disturbati e sono scappati via, nel buio. Nel loculo di una delle due donne più anziane c’era anche l’ossario coi resti del marito. Hanno forzato la cassettina in zinco, l’hanno aperta, ma pare non manchi nulla. Anche il teschio era appoggiato a fianco. Intatto.

Il giallo

Chi siano i responsabili e perché si siano accaniti cosi tanto sulle tombe e sui corpi, smossi dalle loro posizioni originali, si capirà a breve. I carabinieri di Nichelino e gli investigatori del nucleo operativo di Moncalieri stanno cercando di fare ordine sulle tracce e sulla scena rilevata dalle squadre della scientifica. Non mancano ossa si diceva (e questo escluderebbe la pista – pur sempre aperta – di un furto su commissione per reperire resti da utilizzare in messe nere), discorso diverso invece per monili preziosi e oggetti preziosi che spesso, negli Anni Sessanta e Settanta, si depositavano all’interno delle bare per accompagnare i morti nel loro viaggio verso l’aldilà. «Ancora oggi, racconta Pier Bellagamba, titolare di un impresa funebre di Moncalieri, capita che i parenti nascondano una collana, un anello dai quali sono convinti che il morto non volesse mai separarsi». Ancora ieri sera i militari stavano cercando di contattare i familiari dei defunti per chiedere se si ricordassero di oggetti preziosi lasciati all’interno delle bare in legno.

Tutto troppo facile

Il cimitero di Stupinigi sorge in una zona isolata, ci si accede attraversando un lungo viale sterrato delimitato da cipressi. «Qui non capita mai nulla – racconta il custode – ma devo dire che un anno e due mesi fa, alcuni ladri avevano puntato una cappella in cui erano sepolti alcuni preti e avevano tentato di forzarla». Pare non abbia alcun nesso con la vicenda. Lo stesso vale per una strana segnalazione, l’altroieri notte. Un automobilista che transitava nella statale a duecento metri dal cimitero, sostiene di aver visto un uomo col volto nascosto da una sciarpa che sistemava dei rami di legno sulla strada. Uno squilibrato. «Un fatto gravissimo ha commentato il vicesindaco Franco Fattori – dobbiamo presto pensare a installare alcune telecamere. Ai familiari tutta la nostra solidarietà e vicinanza».


Links

notizia precedente notizia successiva   pagina precedente

News

ANDREA AULETTA - Consulente della Sicurezza e Vigilanza
iPhone +39 335 20 43 33
Skype / Facebook: Auletta Andrea | Mail info@csvitalia.com
PEC teamsicurezzasrl@pcert.it | Scarica Vcard
C.S.V. s.r.l. a socio unico - PI e CF: 01103470074
Sede legale: Via Abbè Petigat, 9 -11100 Aosta