16 aprile 2014
I residenti vorrebbero le ronde, ma la Prefettura frena. E i sindaci chiedono soldi per la video sorveglianza
Dopo i furti arriveranno le telecamere. I sindaci della Valchiusella hanno chiesto, nel corso di un vertice in Prefettura, un sostegno economico alla Regione. Contributi che serviranno per acquistare un sistema di videosorveglianza e controllare così i paesi della valle. Stufi di subire furti in serie, però, gli abitanti si erano già organizzati. «Se nessuno ci aiuta faremo per conto nostro».
Autodifesa spontanea
Così erano nate le ronde spontanee: una decina di persone si dava il cambio, la sera e la notte, pattugliando in auto le strade dei 12 Comuni disseminati tra le colline e le montagne. «Per segnalare movimenti sospetti». Soltanto che non si può fare. Il sindaco di Traversella, Renza Colombatto, spiega: «Siamo grati per gli sforzi di questi cittadini, ma tocca allo Stato affrontare l’emergenza furti». Sì ma come, visto che le forze dell’ordine non possono tenere sotto controllo e soprattutto in maniera costante un territorio così vasto come la Valchiusella? Il prefetto, Paola Basilone si è impegnata a sostenere la popolazione in questa battaglia: «C’è massima disponibilità da parte nostra a coadiuvare attività e progetti dei Comuni». La prima azione sarà chiedere alla Regione, nel corso della prossima giunta, una richiesta di fondi specifici per progetti sulla sicurezza. I sindaci si incontreranno nei prossimi giorni per capire quale disponibilità economica c’è. L’idea, appunto, è creare una rete di videosorveglianza collegata alla caserma dei carabinieri di Vico, l’unica stazione presente in valle.
Ladri d'appartamento
La paura, però, resta. I dati sui furti e i tentativi di effrazione negli ultimi mesi dicono che si tratta di un fenomeno in preoccupante aumento. «Agiscono anche di notte, con la gente in casa» raccontano i valligiani. Poche settimane fa, a Lugnacco i banditi sono entrati nella casa di una famiglia: nell’alloggio c’erano i due coniugi con i due figli piccoli. «Ci siamo svegliati al mattino e ci siamo accorti che la porta di ingresso era spalancata. È terribile sapere che qualcuno è entrato a casa tua e, magari, ha pure sbirciato nella camera dove ci sono i bambini». «Qui, una volta, lasciavi le chiavi sulla toppa perché tanto sapevi che nessuno sarebbe mai venuto a rubare. Ora è cambiato tutto» spiega il sindaco di Lugnacco, Giovanni Perassa. I tempi per arrivare all’acquisto delle telecamere, però, saranno lunghi. E serviranno molti fondi. Che fare nel frattempo? «Cominciamo dalla prevenzione - spiegano Antonio Bernini, sindaco di Vidracco e Sergio Cordero, primo cittadino a Rueglio –, informando la popolazione sui comportamenti da adottare. A volte avere più accortezze può metterti al sicuro dalla visita dei ladri».
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