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Starà ai domiciliari con il “braccialetto”

13 aprile 2014

Starà ai domiciliari con il “braccialetto”

Starà ai domiciliari con il “braccialetto”

Era finito in carcere a marzo perché sospettato di aver messo a segno un furto ai danni di un’anziana di Rapallo, raggirata da un sedicente impiegato di un ente pubblico che era riuscito ad entrare nella sua abitazione con una scusa e a derubarla di circa 15 mila euro tra contante e oggetti di valore. La polizia della città ligure era risalita a Pablito Lafleur, 42 anni, astigiano: le telecamere di sorveglianza avevano ripreso un’auto intestata ad un familiare del sospettato, mentre pedinava l’anziana nel percorso da un negozio al palazzo dove vive. La vittima aveva poi riconosciuto Lafleur in commissariato e per l’astigiano erano scattate le manette. Ora il tribunale di Genova, su richiesta dei difensori Claudia Malabaila e Roberto Caranzano, ha disposto gli arresti domiciliari prevedendo l’obbligo del braccialetto elettronico. Lafleur non potrà uscire dalla sua abitazione, nella zona di corso XXV aprile, e dovrà indossare sempre una < > elettronica collegata con la sala operativa dei carabinieri. L'apparecchio, fornito da Telecom, invia una segnalazione automatica in caso di spostamento dal perimetro della casa o tentativo di manomissione. Un modo per controllare a distanza il detenuto.

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